Il concorso del consulente fiscale negli illeciti tributari: i recenti arresti della giurisprudenza di legittimità
1.Premessa
2. Cass. Pen., n.28158 del 27 giugno 2019: il professionista risponde a titolo di dolo eventuale se conosce le gravi anomalie contabili del cliente
2.1. Il principio di diritto
2.2. Il caso
2.3. La motivazione della sentenza
3.Cass.Pen., n. 36461 del 27 agosto 2019: la prova del concorso del professionista nei reati tributari deve risultare dal contributo concreto consapevole e ispiratore della frode del consulente
3.1.Il principio di diritto
3.2. Il caso
3.3. La motivazione della sentenza
4. Cass.Pen., n.3612 del 19 agosto 2019: l’aggravante ex art. 13 bis D.lgs n.74/2000 scatta anche per il professionista che non agisce soltanto come consulente ma è direttamente interessato a evadere l’imposta
4.1.Il principio di diritto
4.2.Il caso
4.3.La motivazione della sentenza
1.Premessa
La gestione del rischio connesso allo svolgimento della professione di consulente fiscale continua a essere una materia fluida , di volta in volta oggetto di esame da parte della giurisprudenza di legittimità, che attua interventi chiarificatori e, inoltre, tale professione è costretta a confrontarsi con l’aspettativa della collettività , che vuole che il consulente si esima da condotte d’istigazione, concorso o favoreggiamento dell’illecito penal-tributario del contribuente da lui assistito.
2. Cass.Pen., n.28158 del 27 giugno 2019: il professionista risponde a titolo di dolo eventuale se conosce le gravi anomalie contabili del cliente