L’adempimento in scadenza l’ormai prossimo 31 gennaio può definirsi la “fase due” dell’operazione precompilata riguardante le spese sanitarie.
Il prossimo modello 730, infatti, sarà più completo rispetto allo scorso anno in quanto avrà, in aggiunta ai dati già trasmessi per l’anno di imposta 2015 da farmacie e medici iscritti negli appositi Albi professionali, quelli inerente ad otto nuove categorie: – infermieri, radiologi, psicologi, ostetriche, parafarmacie, veterinari, strutture sanitarie autorizzate e ottici.
Su queste nuove categorie l’impatto grava in modo diversificato, ma per ciascuna di esse sono comuni le difficoltà procedurali per ottenere le “credenziali” di accesso al sistema TS.
Da diverse Regioni ci giungono notizie circa il mancato ricevimento, a tutt’oggi, delle predette “credenziali di accesso”, fondamentali per l’invio dei dati, senza le quali né i singoli interessati, né i Professionisti incaricati all’adempimento possono procedere con l’invio telematico dei file. Il rilascio delle credenziali, che avviene in seguito a specifica richiesta effettuata telematicamente dai soggetti obbligati, è subordinata ad un preventivo controllo e all’approvazione da parte di Ministero della Salute; Federazioni o consigli nazionali degli ordini e dei collegi professionali; “Enti autorizzatori” (Regione, Comuni o ASL), a seconda dell’attività e/o professione esercitata.
Le difficoltà tecniche ad effettuare i suddetti controlli porteranno al risultato che molti soggetti obbligati, il prossimo 31 gennaio, non saranno ancora in possesso delle credenziali per accedere al sistema. Non è accettabile che i professionisti intermediari debbano operare in una simile condizione di ambiguità e di incertezza. Restano pochi giorni a disposizione per adempiere senza incorrere nelle sanzioni che, si ricorda, sono pari a 100,00 euro per ogni comunicazione con un massimo di 50.000,00 euro.
Nell’interesse di tutti i contribuenti e dei professionisti che li assistono, le Associazioni nazionali dei commercialisti ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO ritengono opportuno chiedere al MEF lo spostamento del termine previsto per la trasmissione delle spese sanitarie e veterinarie, ciò anche in ragione del fatto che una proroga dell’adempimento in parola non comporta alcun danno erariale.
Una richiesta in tal senso è stata già avanzata dalle scriventi Associazioni in occasione dell’incontro avuto ieri presso il MEF, oltre a costituire un punto del documento che dalle stesse è stato presentato sia al MEF sia all’Agenzia delle Entrate. Giova anche ricordare che tale adempimento rispecchia la logica di un sistema burocratico tortuoso e confuso che coinvolge le diverse amministrazioni pubbliche (ASL, Comuni, Agenzia Entrate, ecc.) senza prevedere un loro adeguato coordinamento.