ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO DECRETO IN MATERIA FISCALE
INCONTRO CON IL VICEMINISTRO CASERO
Roma, 4 novembre 2016 Le Associazioni nazionali degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO, riunite in coordinamento, sono state ricevute ieri dal Viceministro dell’Economia Luigi Casero.
Al nuovo incontro, svoltosi nell’ambito del Tavolo tecnico istituito dal MEF con le Associazioni di categoria, ha partecipato anche il dott. Aldo Polito dell’Agenzia delle Entrate. Nel corso del confronto sono stati presentati gli emendamenti al decreto legislativo 193 del 24 ottobre 2016 con particolare riferimento all’art. 4 riguardante le nuove comunicazioni trimestrali e relativo al regime sanzionatorio e all’art. 6 riguardante la definizione agevolata dei ruoli. Si è con forza sostenuta la necessità di eliminare dal decreto la previsione dell’invio trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute o, in subordine, di prevederne la cadenza annuale.
L’adempimento, così come disciplinato, risulta oltremodo gravoso sia per i contribuenti sia per i commercialisti. Con dispiacere, nonostante tutto il lavoro svolto, siamo a costatare che al momento scarse sono le possibilità di raggiungere il risultato sperato. Sembra avere un maggiore margine di realizzazione la richiesta sulle sanzioni che condurrebbe ad un radicale ridimensionamento delle stesse.
Il possibile emendamento del governo dovrebbe contenere tutta una serie di semplificazioni e di eliminazioni adempimenti sino ad ora esistenti.
Siamo chiaramente in attesa della definitiva stesura del decreto. Sconcerto inoltre hanno creato tra i componenti del tavolo le sorprendenti e dissonanti dichiarazioni rese in serata dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate che, in audizione alla Camera, ha formulato un giudizio sulla scarsa gravosità dell’onere dell’invio dello spesometro trimestrale.
Il Direttore Orlandi, manifestando una contezza che non può possedere del lavoro e dell’organizzazione degli studi dei colleghi, si è espressa in modo sicuro sull’irrilevanza dell’impegno nel trasmettere gli invii trimestrali cui ci si dovrebbe far carico In un momento in cui le imprese, dopo aver tanto faticato ed investito per restare sul mercato, meriterebbero di concentrarsi sull’attività senza dover rincorrere nuovi adempimenti, aggiornamenti di software e di personale; in un momento in cui i professionisti dopo aver tanto investito e lavorato in ottica di collaborazione con l’amministrazione finanziaria e con i propri clienti affinché si potesse realizzare quella svolta tecnologica e telematica necessaria all’ammodernamento del rapporto fisco contribuente, meriterebbero di dedicarsi con maggior vigore allo sviluppo della propria professionalità e dei propri studi nonché ad affiancare con le proprie competenze quegli imprenditori in grado di far riprendere l’economia del nostro Paese.
Le Associazioni di categoria, augurandosi che il dibattito parlamentare recepisca ampiamente quanto dalle stesse proposto, auspicano altresì che il Ministero e l’Agenzia procedano con coerenza di intenti, così da non vanificare un percorso positivamente avviato, comprendendo che perseverare nella ricerca di logiche burocratiche incapaci di produrre reali effetti nella lotta all’evasione, porta ad esasperare i contribuenti onesti.
Aspettiamo ancora di vedere il testo emendato ma, in mancanza di risposte risolutive, non ci sottrarremo al nostro ruolo di rappresentanti della categoria e utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per dare voce al disagio dei colleghi.